Istruzioni per una vita poco pratica.

COME RESPIRARE
Aprire la bocca e nel caso il naso.
Lasciare che il globo entri, ci vorrà un po’ di esperienza nel divaricare le mascelle – ma tutti i rospi ingoiati, si sa, aiuteranno -, con gli alberi bruciati lungo le coste del Salento, le strade, le strade, le case, le strade, le case bianche dall’intonaco sbriciolato, il sole a picco, i pomeriggi a rilento, Daitarn III, i vecchi pescatori dalle linee della vita sugli occhi, Marina Suma in Sapore di mare, le formiche in cerca di cibo, le canne in acqua, il fuoco quando prende, quei suoni che non arrivano da nessuna parte, e te, sdraiata sul sedile del treno in una posizione improbabile, a dormire, mentre io ho il terrore che il capotreno ci cacci tutti e due per oltraggio a qualche cosa di poco chiaro; e in mezzo a tutto questo, far sì che entri ossigeno.
Tenerlo il più possibile; e ripetere, ogni volta, come fossimo respiratori praticanti.

COME APRIRE UNA SCATOLETTA DI TONNO.

Infilare il dito nella linguetta apposita; controllare che la forza sia giusta; tirare, facendo pressione con il pollice sul centro del coperchio, in modo che l’effetto leva non sia eccessivo sulla linguetta, causandone la rottura.
Estrarre tutto il tonno in un recipiente; nel caso, sgocciolare.
Provare a inserirsi completamente dentro la scatoletta di tonno, entrando prima con i piedi, possibilmente, per garantirsi una condizione stabile di vita.
Richiudere il coperchio, e sperare che qualcuno, passando di lì, mangi il tonno.
Accucciarsi e stare nell’immensa tonnità, prestando attenzione severa alla data di scadenza.
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