12 settimane da dio.

Ho cambiato vita la prima volta il 27 agosto del 1993.
È successo un paio di volte; e ho sempre avuto ragione io.
L’ultima volta è stato nel 2007. Ho detto che avrei pubblicato cinque racconti entro un anno, ed è andata meglio: mi ha chiamato Einaudi, e ho esordito con il mio primo romanzo, La conservazione metodica del dolore.
Quella sfida lì si chiamava Un anno e mezzo al massimo. Questa non ha un nome, sono le mie dodici settimane, partono oggi che sono a Bergamo ed è un giorno di solito difficile; ti va di accompagnarmi?
(Ne ho parlato nella newsletter oggi; se ti va di seguirmi e vieni da lì, eccoti!; se invece non sei iscritta o iscritto, eccola).

I DETTAGLI DELLA SFIDA.

La sfida mi chiederebbe di indicare un obiettivo finale. Ma al momento io un obiettivo finale non ce l’ho; so solo che devo partire.
E quindi partiamo da qui, dal programma di questa settimana.
Contempla queste prove:
– sei allenamenti, a partire da domani (vale come allenamento anche un’attività all’aria aperta di 45′);
– trenta km corsi;
– adesione completa alla dieta, un cheat meal;
– finire tre libri;
– scrivere un’ora al giorno;
– un selfie al giorno, nelle stories di Instagram;
– compilare un diario, qui, ogni mattina;
– sveglia alle cinque per studiare due ore di scacchi;
– un’ora di videocorsi al giorno.
Inizio sfida: 22/02
Fine sfida: 29/02
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