Una lettera che non scriverò mai.
Questo testo esplora i ricordi e i legami familiari attraverso una “lettera mai scritta” a una figura paterna. Attraverso aneddoti e immagini evocative, riflette sull’importanza delle piccole presenze, dei gesti silenziosi e delle memorie frammentate che costruiscono la nostra identità. La scrittura diventa un atto di rispetto verso ciò che non può essere pienamente espresso, rivelando come il passato continui a vivere dentro di noi e come l’amore si manifesti nei dettagli quotidiani e nella capacità di accettare l’incompiutezza.